Oggi cerchiamo di fare chiarezza su un’affermazione che spesso si sente e si legge: “il fruttosio fa male” . Nel mondo delle diete è risaputo che il consumo di zucchero, in particolare il fruttosio, dovrebbe essere limitato; sembra sia la causa di una moltitudine di problemi come quelli classificati sotto il termine di ombrello della sindrome metabolica. A differenza di altri cibi da evitare , lo zucchero è presente anche in alimenti non trasformati come la frutta e verdura. A questo punto si potrebbe andare in confusione nel capire i pericoli del consumo di troppo zucchero. Allora cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Il problema deriva dalla quantità di zucchero consumata nelle diete di oggi. Probabilmente non siamo mai stati in contatto con la stessa quantità di frutta dolce prima della storia, per non parlare dei succhi di frutta, bibite, dolcificanti e caramelle e tutta la mole di zuccheri aggiunti . Se alcuni dei nostri antenati sono mai stati in contatto con quantità elevate di frutta dolce, sicuramente non lo erano tutto l’anno.
Nel saccarosio (zucchero da tavola) e nei frutti zuccherini, la frazione che sembra essere problematica è lo zucchero fruttosio . L’altra frazione principale è il glucosio, utilizzato da tutte le nostre cellule per l’energia; d’altronde è anche tra i principali combustibili della vita sulla Terra.
Dato che il glucosio serve al corpo perché utilizzato da tutte le nostre cellule per fornire l’energia necessaria, le migliori fonti di carboidrati naturali sono le verdure amidacee . L’amido è un polimero complesso di molecole di glucosio che vengono scisse nei nostri sistemi digestivi e assorbite come glucosio.
Le verdure amidacee sono state demonizzate in passato dai praticanti di diverse diete; eppure la scienza ha dimostrato che le verdure amidacee non sono solo generalmente salutari, ma venivano consumate già dai nostri antenati come fonte di energia densa. Naturalmente dipende anche sempre dalle quantità! Troppi amidi e un consumo eccessivo di carboidrati totale anche proveniente da cereali o legumi può essere problematico, soprattutto per chi ha già disturbi metabolici da combattere.
Il fruttosio fa male?
Ricordiamoci che il fruttosio, in piccole quantità, è sempre stato presente nella nostra dieta fin da tempi remoti. Siamo una specie che tollera e gestisce le piccole quantità molto bene. Ovviamente, l’introito di fruttosio per cui diventa tossico e dannoso varia a seconda di una moltitudine di fattori; una buona regola empirica per la maggior parte delle persone sane è di circa 50 grammi di fruttosio al giorno . Tenendo presente che la maggior parte dei frutti sono costituiti per metà di glucosio e metà fruttosio , consumare oltre 100 grammi di zucchero dalla frutta ogni giorno può diventare un problema.
Dovremmo anche tenere presente che eliminando altri ingredienti nelle nostre diete, come grassi trans, troppo sale e zuccheri aggiunti, il nostro corpo probabilmente diventa più tollerante a un po’ di zucchero in più. Ciò non vuol dire che sia una scusa per esagerare con grandi quantità di frutta e dolcificanti naturali ; vuol essere più che altro un promemoria per non sentirsi ossessionati dal rigore dietetico; se capita di mangiare una quantità più elevata di zuccheri da fonti naturali di volta in volta non è certo la fine del mondo!
Il vero danno si ha quando l’abitudine a mangiare roba dolce diventa cronica e si ripete giorno dopo giorno. Problema che può essere paragonato a una vera e propria dipendenza da dolci .
Ecco 10 motivi per cui il consumo eccessivo di zucchero, che provenga da mele o da sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, può fare male.
10 Motivi per limitare il consumo di fruttosio
- Il fruttosio può essere metabolizzato solo dal fegato e non può essere utilizzato per l’energia dalle cellule del corpo. E quindi, in quantità importanti, può anche essere considerata una tossina. Il lavoro del fegato infatti è quello di sbarazzarsene, principalmente trasformandolo in grasso che a sua volta va a caricare le nostre cellule adipose. Da una ricerca del 2014 è preoccupante quanto fruttosio sia presente negli alimenti [ 1 ].
- L’eccesso di fruttosio danneggia il fegato e porta all’insulino-resistenza nel fegato e alla malattia del fegato grasso. In realtà, il fruttosio ha gli stessi effetti sul fegato dell’alcol (etanolo), già noto come tossina del fegato.
- Il fruttosio reagisce con proteine e grassi polinsaturi nei nostri corpi 7 volte più del glucosio. Questa reazione crea AGEs (advanced glycation end products) prodotti di glicazione avanzata; sono composti che creano danno ossidativo nelle nostre cellule; contribuiscono all’infiammazione e a una serie di malattie croniche.
- Il fruttosio aumenta la produzione di acido urico, che, in eccesso, può causare gotta, calcoli renali e aggravare l’ipertensione.
- Mentre la maggior parte delle cellule del tuo corpo non può usare il fruttosio come fonte di energia, i batteri dell’intestino e l’eccesso di fruttosio possono creare squilibri del microbiota ( flora intestinale); aumentare la crescita batterica esageratamente e favorire l’aumento di batteri patogeni.
- L’eccesso cronico di fruttosio provoca dislipidemia o meglio iperlipedemia; ciò significa un aumento dei marcatori lipidici del sangue che provocano un rischio di malattie cardiache.
- Il fruttosio causa rapidamente resistenza alla leptina e obesità . La leptina è un ormone che controlla l’appetito e il metabolismo per mantenere un peso normale. Le persone resistenti alla leptina tendono a ingrassare e passano alla condizione di obesità molto facilmente.
- L’eccesso di fruttosio da solo può causare tutti i problemi associati alla sindrome metabolica (diabete, obesità, malattie cardiache).
- Le cellule tumorali prosperano e proliferano molto bene con il fruttosio come fonte di energia [ 2 ].
- L’eccesso di fruttosio influisce anche sul funzionamento del cervello; specialmente in relazione alla regolazione dell’appetito. È stato dimostrato che alteri la memoria nei ratti.
Zucchero: l’amara verità
Ho trovato uno dei tanti video (guardalo qui sotto) sempre interessanti, concisi e utili di Ted-Ed sull’utilizzo degli zuccheri in quasi ogni alimento confezionato che mangiamo. Ti consiglio di guardarlo.
Mentre lo zucchero è facile da individuare nelle caramelle, nelle bibite e nel gelato, si nasconde anche in alimenti che non ti aspetti: burro di arachidi, sughi e salse per i condimenti. Robert Lustig decodifica etichette confuse e molti pseudonimi dello zucchero; lo fa per aiutare a determinare quanto quel dolce carboidrato si faccia strada nella nostra alimentazione.
Come studente di medicina negli anni ’70 in Australia, per me era una cosa rara trovare pazienti con diabete mellito di tipo II. Ora, quasi ogni persona di età superiore ai 65 anni ne è afflitta. L’opinione medica convenzionale è quella di incolpare l’elevato consumo di grassi saturi. Dicono: “se mangi grasso, ingrassi!” Abbastanza semplice, ma dove sono le prove? Non ce n’è! Un’intera industria è cresciuta attorno a questo dogma vuoto!