La dieta Paleo è un piano nutrizionale basato sul modo in cui mangiavano i nostri antenati. La dieta si concentra su cibi di alta qualità e ricchi di sostanze nutritive ed elimina gli alimenti trasformati. La paleodieta recentemente è diventata più popolare perché sembrerebbe aiutare le persone a dimagrire. Questo post coprirà come funziona, cosa mangiare, il piano settimanale dei pasti e l’opinione di un esperto nutrizionista che studia questa dieta in profondità!
Un approfondimento per capire in cosa consiste la dieta paleontologica per dimagrire , quali alimenti prevede e che tipo di menu seguire durante la settimana.
La società occidentale contemporanea tende ad adottare un’alimentazione eccessiva e poco sana. Proprio in base a questa considerazione, è nata l’idea di tornare indietro di millenni: basare la propria dieta su cibi che probabilmente venivano consumati dall’uomo preistorico.
I cibi industriali presenti in commercio possono avere additivi di ogni genere: migliorativi dell’aspetto, esaltatori di sapore, e conservanti che non fanno bene all’organismo.
Che cos’è la dieta paleolitica?
La dieta paleontologica o paleodieta, è stata concepita proprio per eliminare l’assunzione di prodotti dannosi, e si basa sul consumo di carni, pesce, uova, alghe, verdura, frutta e semi.
Negli anni ’70 Walter L. Voegtlin fu il primo a rendere popolare una dieta “dell’età della pietra” incentrata sulla carne; nel 21° secolo i libri più venduti di Loren Cordain hanno reso ulteriormente popolare questo regime alimentare.
La dieta Paleo è stata sviluppata da Loren Cordain, un nutrizionista dell’Università del Colorado appassionato di alimentazione paleolitica. Infatti, gli uomini dell’età della pietra si nutrivano quasi interamente di carne, bacche, frutta e verdura, o di ciò che potevano raccogliere durante il giorno durante la caccia e la raccolta.
Tuttavia, è difficile riuscire a cibarsi esattamente come i preistorici, pertanto è possibile adottare questa dieta solo se adattata all’età moderna.
Non tutti gli esperti concordano sul fatto che tale dieta sia salutare, anche se l’obiettivo principale di questo tipo di alimentazione è quello di mangiare in un modo più sano, e che magari faccia anche perdere qualche chilo.
Chi adotta i principi della paleodieta, riceve soprattutto un buon apporto di proteine di alta qualità, di carboidrati (specialmente da frutta e verdura), e di grassi buoni come omega3 e omega6.
Per saperne di più sulla paleozona, ti suggerisco di proseguire nella lettura del presente articolo.
Dieta paleo come funziona
La dieta paleontologica adattata all’età moderna, si basa sulle ipotesi di ciò che le persone preistoriche mangiavano ai loro tempi.
Tuttavia, coloro che hanno realizzato delle linee guida per gli alimenti ammessi in questo tipo di dieta, hanno anche considerato che molti dei prodotti che presumibilmente venivano consumati in quel periodo, siano difficili da reperire, come ad esempio le erbe selvatiche.
Di sicuro i primitivi non avevano farine, quindi il pane è uno degli alimenti da evitare. Da non mangiare sono pertanto anche i cracker e i biscotti.
Sono da escludere anche le merendine e tutto ciò che proviene dalla lavorazione industriale, comprese le bevande gassate e i succhi di frutta.
Da evitare sono anche lo zucchero ed eccessive quantità di sale (prodotti non utilizzati all’epoca).
Inoltre, i cibi devono essere freschi (tranne in alcuni casi, come per la frutta secca). E la loro cottura deve essere il più semplice possibile. Ad esempio, è permesso cuocere alla griglia o alla brace, anche se conviene non esagerare, in quanto carne e pesce cotti con queste modalità possono sviluppare la nitrosammina, che all’interno dello stomaco può diventare cancerogena.
La cottura al forno nella dieta paleontologica è anch’essa ammessa, sebbene il forno non esistesse in epoca paleolitica. Tra l’altro questo modo di cucinare è anche uno dei più sani.
Dieta paleo cosa mangiare e cosa no
Per quanto riguarda la dieta paleontologica, è possibile consumare le seguenti tipologie di cibo:
- Carni: sono state cruciali per lo sviluppo del genere umano, alla pari della cottura resa possibile dalla scoperta del fuoco. Per questa dieta sono consigliate le carni bianche e le carni rosse di animali allevati all’aperto, o di animali selvatici. È ammesso anche il consumo di frattaglie animali come il cuore, il fegato, ma anche le ossa ricche di midollo.
- Uova: sono da scegliere quelle di galline allevate all’aperto.
- Pesce: anche il pesce è consigliatissimo, meglio se non da allevamento. In questa dieta sono consentite tutte le specie di pesci, ed il consumo di essi è molto consigliato dal momento che contengono grassi di buona qualità e proteine.
- Verdura e ortaggi: cotti o crudi, purché siano di stagione.
- Frutta fresca di stagione.
- Semi e frutta secca: noci, nocciole, mandorle, semi di zucca e altri semi oleosi sono ottime fonti di proteine, e di acidi grassi buoni. Se ne consiglia però un uso moderato, visto che hanno un apporto calorico considerevole.
- Alghe: tutte le specie.
- Oli e grassi: tra gli oli consigliati ci sono quello di cocco, ma anche l’olio d’oliva (pur non essendo di origine paleolitica) e di semi di lino. Per quanto riguarda i grassi, vanno bene burro e lardo, ma è meglio consumarne in quantità moderate.
- Tè verde: è permesso berlo essendo tra quelli meno processati. Gli altri tipi di tè sono ammessi solo se bevuti in quantità non eccessive.
- Latte di mandorla o latte di cocco, purché senza zuccheri aggiunti.
Cibi da evitare in paleodieta
Le linee guida della dieta paleontologica prevedono l’esclusione dei seguenti tipi di cibo:
- Cereali: sono troppo ricchi di zucchero, e contengono antinutrienti come ad esempio i fitati, che inibiscono l’assimilazione di vitamine e grassi. Inoltre, alcuni cerali possiedono anche glutine, che può provocare problemi al sistema immunitario.
- Legumi: anch’essi hanno molti antinutrienti.
- Cibi conservati, inclusa carne conservata, e alimenti tenuti sottolio e sott’aceto.
- Altri prodotti da evitare sono: carni di allevamento, prodotti industriali di ogni tipo, latte e derivati.
Sui tuberi (patata tradizionale, patata dolce, la tapioca, il taro), le varie linee guida sono in disaccordo: in alcuni casi si sostiene che andrebbero evitati perché sono ricchi di zuccheri, in altri invece vengo giudicati ammissibili.
Secondo i più stretti osservanti della dieta paleontologica, sarebbero da escludere anche melanzane e pomodori, in quanto ricchi di solanine, sostanze non salutari che però si riducono quando l’ortaggio è maturo, e si eliminano se viene cotto.
Per quanto riguarda i cibi dolci, sono consentiti solo miele e cioccolato fondente, in quantità moderate.
Tra i prodotti non inclusi tra quelli suggeriti per questo tipo di alimentazione, ma consentiti anche se in modeste quantità, vi sono anche: caffè, vino e altri alcolici.
Sono stati condotti studi su come funziona la dieta paleolitica in diversi gruppi di persone con qualche malattia ed è stato osservato che la dieta paleolitica può essere positiva e benefica; sebbene gli studi non siano terminati e si continui ad approfondire da parte dei nutrizionisti.
Come tutte le diete, se fai buone scelte, può essere una dieta sana, ma ciò non significa che sia la migliore dieta in circolazione. I risultati mostrano che il menu paleo ha funzionato per migliorare la salute delle persone con diabete e problemi cardiovascolari, migliorare il microbiota intestinale e aiutare a perdere peso, tra gli altri.
Paleodieta esempio
Di seguito viene dato un esempio di paleodieta . È spiegato come poter regolare la propria alimentazione seguendo le indicazioni della dieta paleontologica, considerando gli alimenti ammessi e non ammessi.
Tra gli alimenti che si possono inserire in una colazione paleo è possibile mangiare uova, ma anche frutta fresca, frutta secca, semi, e latte vegetale (latte di cocco o di mandorle).
A pranzo e a cena, un pasto di dieta paleontologica può essere composto dall’insieme delle seguenti pietanze:
- Un piatto di carne o di pesce, cotto in modo semplice e condito con poco sale.
- Un piatto di verdure crude o cotte, da condire con poco sale e con poco olio d’oliva (o di cocco, o di semi di lino) a crudo.
- Frutta fresca e frutta secca.
Una buona alimentazione dovrebbe sempre essere variegata. Per questo motivo, conviene alternare i cibi da consumare giorno per giorno, formulando un menu settimanale che tenga conto dei suggerimenti appena riportati.
Forse con l’elenco degli alimenti che non sono inclusi nel paleo menu puoi pensare che la dieta paleontologica sia difficile da attuare, ma non è così. Ecco perché ti presentiamo un esempio dieta paleozona di una settimana.
Giorno della settimana | Colazione | Pranzo | Cena |
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Lunedì | 2 Uova sode e una manciata di mandorle mandorle | bresaola, scaglie di parmigiano e rucola | Salmone e insalata verde e pomodori |
Martedì | Prosciutto cotto e una manciata di noci | Petto di pollo con insalata di carote | Sottofiletto ai ferri con zucchine |
Mercoledì | Bresaola con 2 fette di ananas | Gamberetti scottati con insalata di pomodoro e sesamo | Sogliola con verdure di stagione |
Giovedì | Macedonia di frutta fresca e qualche fetta di prosciutto crudo | Frittata di spinaci e insalata di rucola | Zucchine grigliate e scaloppina al limone |
Venerdì | Una o due uova al padellino con mandorle | Insalata di funghi champignon olio e limone e petto di tacchino | Polpette di quinoa al parmigiano e broccoli al vapore |
Sabato | Frutta fresca di stagione o frullato con latte di mandorla | Insalata mista con aggiunta di mais e cubetti di prosciutto cotto o tonno | Frittata con cipolle rosse o altra verdura e insalata verde con semi di lino |
Domenica | frullato di frutta con latte di cocco o altra bevanda vegetale con aggiunta di semi di chia | Bocconcini di pollo al curry con melanzane grigliate | Trancio di spada o salmone con insalata verde e pomodori |