La frequenza cardiaca è una misura della frequenza con cui il cuore batte, solitamente espressa in battiti al minuto (bpm). La frequenza cardiaca normale varia in base all’età, all’attività fisica, allo stato emotivo e ad altri fattori. In generale, la frequenza cardiaca normale per un adulto a riposo è compresa tra 60 e 100 bpm. Tuttavia, un ritmo cardiaco leggermente più alto o più basso può essere considerato normale per alcune persone.
È importante notare che il numero di battiti cardiaci può variare anche durante il giorno e può aumentare durante l’attività fisica o lo stress emotivo. Se si nota una frequenza cardiaca anormalmente alta o bassa per un periodo prolungato, è importante parlarne con il proprio medico per determinare se c’è un problema di salute sottostante.
Solitamente una frequenza cardiaca a riposo inferiore implica una funzione cardiaca più efficiente, una migliore forma cardiovascolare e una pressione più regolare. Ad esempio, un atleta ben allenato potrebbe avere un numero di battiti al minuto a riposo normale più vicina ai 40 battiti al minuto.
Come viene misurata la frequenza cardiaca
La frequenza cardiaca può essere misurata in diversi modi. Uno dei modi più comuni per misurare la cadenza del battito cardiaco è il polso palpabile, che consiste nel contare il numero di battiti del cuore che si possono sentire premendo le dita sulla parte superiore del polso, sotto il polso o sulla gola.
Per ottenere una misurazione accurata del polso palpabile, è importante trovare un punto dove si sente chiaramente il battito del cuore e contare il numero di battiti per un minuto intero.
Altri metodi per misurare la frequenza cardiaca includono l’utilizzo di un cardiofrequenzimetro, che può essere indossato come una fascia toracica o come un orologio da polso, o l’utilizzo di un elettrocardiografo (ECG), che utilizza elettrodi posizionati sulla pelle per misurare l’attività elettrica del cuore.
Esistono poi alcune app per smartphone o dispositivi wearable che possono misurare i numeri di impulsi al minuto utilizzando la fotopletismografia, ovvero la misurazione del flusso sanguigno attraverso il tessuto cutaneo.
Bissogna sempre tenere presente che la precisione delle misurazioni della frequenza cardiaca può variare a seconda del metodo utilizzato e che alcuni metodi potrebbero essere più adatti a determinate situazioni rispetto ad altri.
Ad esempio, il polso palpabile può essere meno preciso di un cardiofrequenzimetro durante l’esercizio fisico intenso, mentre l’ECG è spesso considerato il metodo di riferimento per la misurazione della frequenza cardiaca, ma può essere più invasivo e richiedere l’utilizzo di elettrodi sulla pelle.
Cos’è la frequenza cardiaca e a cosa serve
La frequenza cardiaca è una misura della frequenza con cui il cuore batte, solitamente espressa in battiti al minuto (bpm). Il cuore è un muscolo che si contrae per pompare il sangue in tutto il corpo attraverso i vasi sanguigni.
Ogni volta che il cuore si contrae, viene rilasciato un battito, che può essere sentito tramite il polso o un battito del cuore. La frequenza cardiaca viene spesso misurata per valutare la salute del cuore e per determinare se ci sono problemi di salute sottostanti.
Inoltre, la frequenza cardiaca è un parametro importante per chi fa sport, poiché può fornire informazioni sulla propria forma fisica e sulla propria capacità di sostenere l’esercizio fisico.
Ad esempio, ritmo del battito cardiaco più alto durante l’esercizio fisico potrebbe indicare che il cuore sta lavorando più duramente per fornire il sangue e l’ossigeno necessari ai muscoli durante l’attività. D’altra parte, una frequenza cardiaca più bassa durante l’esercizio fisico può indicare una buona forma fisica e una maggiore efficienza del cuore.
Tuttavia, è importante notare che la frequenza cardiaca ideale durante l’esercizio fisico può variare da persona a persona e dipende da diversi fattori, come l’età, il sesso e il livello di allenamento.
Fattori che influiscono sulla frequenza cardiaca normale
La frequenza cardiaca normale può variare in base a diversi fattori, come l’età, il sesso, il livello di attività fisica e lo stato emotivo. Ecco alcuni dei principali fattori che possono influire sulla frequenza cardiaca normale:
- Età: il battito cardiaco tende a diminuire con l’aumentare dell’età. Ad esempio, la frequenza cardiaca normale per un adulto a riposo può essere compresa tra 60 e 100 bpm, mentre per un bambino o un adolescente può essere leggermente più alta.
- Sesso: in generale, le donne hanno una frequenza cardiaca leggermente più bassa rispetto agli uomini.
- Attività fisica: la frequenza del cuore può aumentare durante l’attività fisica a causa del maggiore richiamo di sangue e di ossigeno da parte dei muscoli durante l’esercizio. Tuttavia, le persone in buona forma fisica tendono ad avere battiti cardiaci più bassi durante l’attività fisica grazie alla maggiore efficienza del cuore.
- Stato emotivo: lo stress emotivo o l’ansia possono aumentare i battiti per minuto.
- Altri fattori: altri fattori che possono influire sul ritmo cardiaco includono il consumo di alcol, il fumo, il consumo di caffeina, il sonno e alcuni farmaci.
Intervalli di frequenza cardiaca normali per diverse fasce di età
In generale, una frequenza cardiaca più elevata è normale nei bambini e negli adolescenti, mentre una frequenza cardiaca più bassa è più comune negli adulti anziani. Ecco alcune linee guida generali per la frequenza cardiaca normale per diverse fasce di età:
- Bambini di età compresa tra 1 e 10 anni: frequenza cardiaca normale da 70 a 120 battiti al minuto
- Adolescenti di età compresa tra 11 e 17 anni: frequenza cardiaca normale da 60 a 100 battiti al minuto
- Atleti ben allenati: tra i 40 e i 60 battiti al minuto
- Adulti di età compresa tra 18 e 25 anni: frequenza da 60 a 100 battiti al minuto
- Adulti di età compresa tra 26 e 35 anni: velocità del cuore da 60 a 100 battiti al minuto
- Adulti di età compresa tra 36 e 45 anni: ritmo cardiaco normale da 60 a 100 battiti al minuto
- Adulti di età compresa tra 46 e 55 anni: frequenza normale da 60 a 100 battiti al minuto
- Adulti di età compresa tra 56 e 65 anni: normale da 60 a 100 battiti al minuto
- Adulti di età superiore ai 65 anni: normale da 60 a 100 battiti al minuto
È importante notare che queste sono solo linee guida generali e che ogni persona è diversa.
Battiti del cuore e pressione
Battiti del cuore e pressione sanguigna non aumentano necessariamente alla stessa velocità. Frequenze cardiache alte o accelerate non aumentano la pressione sanguigna alla stessa velocità . Sebbene il cuore possa battere più volte al minuto, i vasi sanguigni sani sono elastici e si dilatano per consentire al sangue di fluire più facilmente senza incidere sulla pressione.
Battiti cardiaci alti o molto bassi
Quanti battiti al minuto sono considerati regolari? Anche se l’intervallo dei valori normali è abbastanza ampio, una frequenza cardiaca insolitamente alta o con pulsazioni basse potrebbe indicare un problema di base. Consultare il medico può essere una buona idea se il battito cardiaco a riposo è costantemente superiore a 100 battiti al minuto (tachicardia); anche se non sei un atleta allenato e il tuo ritmo cardiaco a riposo è inferiore a 60 battiti al minuto (bradicardia).
Fai attenzione soprattutto se hai altri segni o sintomi , come svenimenti, vertigini o mancanza del respiro. Battito cardiaco e pressione arteriosa non sono la stessa cosa ma sono strettamente collegati.
Bisogna precisare che molti sportivi, proprio grazie alla loro attività fisica regolare protratta nel tempo, diventano spesso bradicardici e i battiti cardiaci regolari si attestano su valori che possono stare tra i 40 e i 60 al minuto. Solitamente questa caratteristica è segno di un cuore piuttosto allenato e le pulsazioni al minuto diminuiscono.