Se ti senti agitato anche dopo diverse ore aver ingerito del caffé ti conviene continuare a leggere l’articolo per sapere quanto dura l’effetto della caffeina del tuo corpo ovvero la sua emivita nella circolazione saguigna.
La popolarità del caffè nel Mondo e in Italia è indiscutibile. Il 97% degli Italiani beve caffè una o più volte al giorno. In media beviamo circa 4 caffè al giorno di cui solitamente 2 a casa, 1 al bar e 1 in ufficio. Circa il 50 % della popolazione italiana dichiara di bere almeno un caffè al giorno.
Il caffè contiene uno stimolante chimico chiamato caffeina. Uno stimolante provoca diversi effetti biologici che “scuotono” il corpo; d’altronde è la ragione principale per cui si prende questa bevanda. Se bevi caffè potresti voler sapere come la caffeina influisce sul corpo e per quanto tempo esercita i suoi effetti.
Concentrazione di caffeina
La quantità di caffeina in una tazzina di caffè varia molto. Dipende dal tipo di caffè e dalla tecnica di preparazione. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Caffè, il metodo di gocciolamento automatico produce una bevanda contenente una media di 50 milligrammi di caffeina per il contenuto di 25 ml di una tazzina. Uno studio fatto da Coffeechemistry.com prende come riferimento la concentrazione della sostanza psicoattiva per oncia (circa 30 ml), un classico espresso appena lungo); in un caffè americano questa sostanza alcaloide naturale è tra gli 8 e i 15 mg per oncia; nel nostro espresso è tra i 30 e i 50 mg per oncia. Ovviamente la quantità varia ampiamente da una tazza all’altra anche tenendo conto dei diversi metodi di estrazione.
Anche il tè verde contiene caffeina come il caffè, sbbene quest’ultimo ne abbia una quantità decisamente maggiore per tazza. Per saperne di più guarda la differenza tra tè e caffè .
Effetti fisiologici
L’effetto stimolante della sostanza sul sistema nervoso centrale è dose-dipendente; più caffeina viene consumata, più forte è l’effetto stimolante. Blocca il neurotrasmettitore chiamato adenosina, che è un depressivo del sistema nervoso centrale con effetto calmante e rallentatore sul cervello. Quando l’adenosina viene bloccata, le ghiandole surrenali iniziano a secernere l’adrenalina, sostanza chimica associata alla risposta del “combattimento o fuga” del corpo. La risposta che si ha è un aumento della frequenza cardiaca; della temperatura corporea; della pressione sanguigna e dei livelli di zucchero nel sangue. Quando la caffeina blocca l’adenosina, fa aumentare anche i livelli di dopamina,associati all’innalzamento dell’umore.
Insorgenza e durata
Ci vogliono dai 15 ai 45 minuti circa perché la caffeina raggiunga i suoi livelli massimi nel sangue. La caffeina ha un’emivita di circa 5-6 ore. Vuol dire che affinché la sua concentrazione nel flusso sanguigno si riduca della metà i tempi sono piuttosto lunghi. Quindi, se bevi una tazzina di caffè da 30 ml alle 7 del mattino contenente circa 50 milligrammi di caffeina, entro le 13 il tuo corpo avrà ancora 25 milligrammi di sostanza nervina in circolazione. In chi fuma l’emivita della caffeina nel sangue è solo di tre ore; questo potrebbe spiegare perché i fumatori pesanti sono spesso anche forti bevitori di caffè.
Quanto dura l’effetto della caffeina? Tempi degli effetti
Quantità di caffeina fino a 250 milligrammi mostrano pochissimi effetti negativi e possono aiutare le persone a sentirsi più vigili. Dosi superiori a 1.000 milligrammi possono influenzare il sonno e le prestazioni cognitive. Gli effetti collaterali che si hanno smettendo di assumere questa sostanza compaiono più o meno tra le 12 e le 24 ore dopo l’interruzione del consumo di caffè. Questi effetti possono includere mal di testa, irritabilità e stitichezza. Se consumi alti livelli di questo principio attivo, la University of Michigan Health Services raccomanda di ridurre gradualmente l’assunzione per evitare effetti di astinenza.
In che modo la caffeina influisce sullo sport?
Migliora le prestazioni negli sport di resistenza, riducendo la percezione della fatica, consentendo di mantenere l’attività ad un’intensità maggiore per un periodo più lungo. Stimola il sistema nervoso centrale, aumentando la vigilanza, la concentrazione, il tempo di reazione e la memoria.