Il metabolismo aerobico è un modo per le cellule di convertire grassi, carboidrati e talvolta proteine in energia, ma solo in presenza di ossigeno. Il metabolismo aerobico è lento, quindi si sfrutta in attività prolungate come il jogging; podismo; danza; nuoto o ciclismo; piuttosto che in brevi sforzi come negli sprint di corsa o nel sollevamento pesi.
Funzione principale
Il metabolismo aerobico converte grasso e carboidrati in unità di energia cellulare chiamate ATP. Pensa al metabolismo aerobico come un motore molto efficiente. Riesce a produrre 34 molecole di ATP da ogni molecola di glucosio, rispetto alle due molecole di ATP ottenute dal metabolismo anaerobico. Il metabolismo aerobico è anche l’unico modo in cui le cellule del tuo organismo usano il grasso come energia. Ecco perché le attività aerobiche come il nuoto o il ciclismo sono un mezzo così efficace per perdere peso in poco tempo .
Significato e definizione di aerobico
Il nostro corpo utilizza il metabolismo aerobico tutto il giorno nel fornire energia nelle attività quotidiane. Il metabolismo aerobico richiede acqua e ossigeno: infatti noi umani respiriamo costantemente e abbiamo la necessità di bere acqua. L’ingrediente necessario per il metabolismo aerobico è il carboidrato, anche per bruciare i grassi. Poiché i muscoli e il fegato possono immagazzinare solo una quantità limitata di carboidrati tra i pasti, il metabolismo aerobico è anche il motivo per cui è necessario consumare carboidrati ogni giorno.
Anche se può capitare che il tuo corpo metabolizzi le proteine per ottenere energia in assenza di carboidrati, si rivela un processo lento e inefficiente. Il metabolismo aerobico in assenza di carboidrati può essere mantenuto solo con attività a basso costo energetico, lasciandoti stanco.
Effetti
Il metabolismo aerobico produce anidride carbonica e acqua come sottoprodotti. La produzione di anidride carbonica aumenta in funzione di un aumento dell’intensità dell’esercizio. Ecco perché quando ci si allena aumentando il ritmo, viene il fiatone. Secondo l’American College of Sports Medicine, alla loro massima capacità di esercizio, gli esseri umani usano solo il 75% dell’ossigeno che inalano, ciò significa che non c’è penuria di aria in entrata. E’ l’accumulo di anidride carbonica in eccesso nel sangue e la necessità di espellerlo che rende il respiro corto.
Fraintendimenti
Le attività non sono solo aerobiche o anaerobiche. Il metabolismo anaerobico infatti, è il primo passo nella respirazione aerobica. I due tipi di metabolismo proseguono simultaneamente in proporzioni diverse a seconda del livello di sforzo. Anche mentre leggi, le tue cellule eseguono anche il metabolismo anaerobico. La ragione per cui non hai il fiatone a riposo, è che le tue cellule possono con facilità eliminare i sottoprodotti del metabolismo anaerobico, così, rapidamente appena li produci.
Periodo di tempo
Il metabolismo aerobico può sostenere solo un certo livello di attività prima che non riesca a fornire ossigeno abbastanza velocemente da stare dietro alle richieste delle cellule. Il metabolismo anaerobico supporta qualsiasi attività aggiuntiva oltre questo punto, producendo acido lattico come sottoprodotto. Ma in questo caso, il tuo corpo raggiunge un punto in cui produce acido lattico più velocemente di quanto possa eliminarlo, costringendoti a rallentare. La quantità di tempo che impiega una persona per raggiungere quel limite, dipende dall’intensità dell’esercizio e dal suo livello di fitness individuale.
Perché usare il metabolismo aerobico in un esercizio?
Un esercizio o allenamento aerobico viene eseguito a una frequenza cardiaca inferiore all’85 percento della frequenza cardiaca massima e non utilizza contrazioni muscolari vigorose. Il tuo corpo può mantenere un flusso di energia costante scomponendo carboidrati e grassi con processi metabolici aerobici.
Durante l’attività fisica, l’uso del metabolismo aerobico per produrre energia, provoca meno indolenzimento muscolare rispetto al metabolismo anaerobico.
A livello di intensità moderata, si respira abbastanza e il bisogno di ATP dei muscoli è lento e costante abbastanza da poter scomporre il glicogeno in glucosio e mobilizzare il grasso immagazzinato perché sia usato per ottenere energia.