La carnitina per dimagrire serve oppure no? Integratori e bevande energetiche che contengono carnitina o L-carnitina a detta dei loro produttori, sono stimolatori del metabolismo che possono aiutare a perdere peso e aumentare le prestazioni atletiche. I dati scientifici a sostegno di queste affermazioni sembrano non essere sufficienti per dare una risposta chiara. Continua a leggere per scoprire il perché.
Carnitina per dimagrire funziona?
La L-carnitina è un trasportatore degli acidi grassi: consente ai mitocondri di utilizzarli per la produzione di ATP.
La parola “carnitina” deriva dalla parola latina per carne: “carnis”, che è anche la radice della parola “carnivoro”.
Il fegato e i reni sintetizzano la L-carnitina da due aminoacidi, la lisina e la metionina. Non è propriamente un aminoacido ma un derivato. Quindi non è necessario integrarla nella tua dieta.
La L-carnitina è immagazzinata nei muscoli scheletrici, nel cervello e nel cuore. Nei maschi è anche immagazzinata negli spermatozoi.
Questo composto svolge un ruolo importante nel tuo corpo, scortando gli acidi grassi a catena lunga ai mitocondri delle cellule. Nei mitocondri viene prodotta energia. Questo acido carbossilico rimuove anche i sottoprodotti tossici creati dalla produzione di energia delle cellule, in maniera tale che non si sviluppino esageratamente.
L’idea che sta alla base dell’assunzione di integratori di L-carnitina per dimagrire , è che aumentare i livelli della carnitina porti l’organismo a bruciare più grassi.
Teoricamente questo effetto si tradurrebbe in importanti risultati quali la perdita di peso e aumentata efficienza negli sport di resistenza; infatti un maggiore uso delle riserve lipidiche come fonte di energia durante l’esercizio permetterebbe di risparmiare glicogeno muscolare; questo si tradurrebbe in un ritardo dell’insorgenza della fatica.
L’ ufficio degli integratori alimentari del Dipartimento Statunitense afferma che adulti sani e bambini non hanno bisogno di assumere integratori di L-carnitina; ad eccezione di condizioni mediche specifiche o genetiche.
Cosa dice la ricerca sulla carnitina
Alcuni studi confermano che i pazienti affetti da tumore che hanno assunto tra i 250 mg (mg) e i 4 grammi (g) di L-carnitina al giorno sperimentano meno stanchezza . La ricerca mostra anche che questo supplemento può:
- migliorare la sensibilità all’insulina e diminuire i dolori ai nervi nelle persone affette da diabete di tipo 2;
- aumentare la fertilità negli uomini;
- diminuisce il rischio di mortalità nelle persone colpite da infarto miocardico ischemico o attacco cardiaco;
- provocare lievi miglioramenti cognitivi nelle persone anziane.
In questi venti anni di ricerca non ci sono forti prove che sostengano le affermazioni di abili campagne di marketing, sulla capacità di bruciare grassi della L-carnitina. Non si hanno nemmeno prove valide sulla sua capacità di stimolare le prestazioni atletiche di resistenza.
In uno studio fatto su nuotatori professionisti, l’assunzione di integratori di carnitina per 7 giorni non ha prodotto alcun miglioramento significativo rispetto al gruppo che aveva assunto placebo .
In un altro studio, assumere integratori a base di acetil L carnitina per 14 giorni, non ha aumentato i suoi livelli nei muscoli; neppure le prestazioni atletiche rispetto al gruppo di controllo, sono migliorate .
Da una ricerca più recente dell’Università di Memphis è emerso che la somministrazione per 8 settimane di carnitina in combinazione ad allenamenti aerobici non ha aumentato la concentrazione di l-carnitina nei muscoli; non si sono trovati miglioramenti neanche sulle prestazioni sportive aerobiche e anaerobiche .
Inoltre non ci sono prove scientifiche che attestino il potere dimagrante della L-carnitina. Uno studio Australiano condotto su donne in sovrappeso che svolgevano per 8 settimane allenamenti aerobici e assumevano integratori di carnitina, non ha registrato una maggiore perdita di peso rispetto al gruppo con placebo .
Dosi e Modo d’Uso per l’ Acetil-L-Carnitina
Il dosaggio giornaliero che viene consigliato per l’Acetil-L-Carnitina varia dai 500 mg ai 2000 mg, che dovrebbe essere suddiviso in più assunzioni. La biodisponibilità dell’Acetil-L-Carnitina come integratore è risultata essere, secondo le evidenze scientifiche, molto più bassa rispetto a quella alimentare. probabilmente in virtù dell’assorbimento sodio-dipendente di questo principio attivo.
Fonti di cibo
L-carnitina si trova anche negli alimenti prevalentemente di origine animale. E’ presente nei formaggi ma soprattutto nella carne rossa. Una bistecca da 115 grammi ne contiene tra i 56 e i 162 mg. Un hamburger da 115 grammi fornisce tra gli 87 e i 99 mg di L-carnitina.
Più rossa è la carne, maggiore è la concentrazione di L-carnitina. Piccole quantità di L-carnitina sono presenti anche nei pesci, nel pollame e nei prodotti lattiero-caseari.
Strani odori
Ad alcune persone, l’assunzione di un dosaggio di 3 grammi al giorno di integratori di carnitina può dare effetti collaterali come nausea e vomito, crampi e diarrea. Inoltre alcuni potrebbero avere una vita sociale compromessa causa un odore di pesce proveniente dal proprio corpo ( studio del Linus Pauling Institute ).
Le persone che soffrono di malattie renali devono prestare attenzione nei confronti degli integratori di L-carnitina o di bevande energetiche che la contengono, come per esempio la Monster Energy. Ciò perché il composto può causare debolezza muscolare nelle persone con malattie renali e convulsioni in persone che soffrono di epilessia. Tuttavia, alcuni studi dimostrano che la L-carnitina può essere utile per chi segue un tipo specifico di dialisi .
Impatti sul cuore
Uno studio di appena 10 soggetti ha ipotizzato che l’integrazione di L-carnitina possa aumentare il rischio di aterosclerosi. Tuttavia, lo svolgimento dello studio è stato molto criticato dalla comunità scientifica. Gli esperti medici hanno anche sottolineato i numerosi studi con più di 10 persone, in cui si dimostra una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari integrandola.
Benessere sessuale
La L-carnitina per dimagrire non funziona? Non importa, potrebbe servire per altro. Esiste infatti un effetto collaterale inaspettato positivo che si potrebbe verificare con l’aggiunta di questo composto alla propria dieta.
Uno studio condotto da ricercatori Italiani riferisce che la acetilcarnitina è effettivamente più efficace della terapia con testosterone per il trattamento della disfunzione erettile maschile . Questo sembra accadere perché aumenta i livelli di NO (ossido nitrico) vedi nitrati per lo sport , aiutando a ottenere più flusso di sangue verso il bacino.
C’è anche una ricerca che suggerisce come l’integrazione con L-carnitina migliora la fertilità maschile migliorando la mobilità dello sperma.
Quando prenderla
La L-carnitina viene solitamente assunta 30 minuti prima dell’esercizio per favorire la combustione dei grassi e la resistenza e subito dopo l’esercizio per migliorare il recupero.
Pertanto in alcune etichette commercializzate si consiglia di assumere 1000 mg di carnitina prima dell’allenamento, quindi 1000 mg dopo, preferibilmente con una fonte di carboidrati.
Ovviamente per qualsiasi assunzione andrebbe prima interpellato il proprio nutrizionista.
Come affermato in precedenza, i migliori risultati con la L-carnitina si verificano se assunta a lungo termine, quando si accumula nei muscoli.
Assunta regolarmente, continuerà quindi ad essere efficace nel tempo e a fornire salcuni benefici migliorando i livelli di energia.
Vale anche la pena ricordare che la l-carnitina può essere utile su base giornalieraper vegani e vegetariani , che potrebbero avere un apporto limitato di cibi ricchi di carnitina. Assumere un integratore di carnitina è quindi un modo efficace per soddisfare i tuoi bisogni quotidiani quando non consumi proteine animali.
Chi altro potrebbe avere bisogno di questo integratore?
Un neonato prematuro che non può sintetizzare abbastanza L-carnitina ne potrebbe aver bisogno. Chi soffre di un raro difetto genetico chiamato carenza di carnitina primaria può anche richiedere l’assunzione di questi integratori.
Coloro che sperimentano dolore ai nervi dovuto a neuropatie o al diabete; chi soffre di un declino cognitivo; chi affronta trattamenti contro il cancro.
Conclusioni
Per chi ha una forma fisica sana non c’è bisogno di un’integrazione di questo prodotto. Basta avere un’alimentazione corretta ed equilibrata e lasciare che questo derivato aminoacidico venga sintetizzato dal corpo in modo naturale.
Se sei un fan di bevande energetiche che contengono carnitina, sappi che è improbabile che tu abbia un vantaggio metabolico. A fronte delle scarse prove scientifiche a supporto, non si può consigliare la L-carnitina per dimagrire. Allo stesso tempo non sembra così efficace per potenziare le prestazioni atletiche.