“Ho letto che il cioccolato aiuta a dormire!” – Chi te lo ha detto?
Oggi vi racconto qualcosa di simpatico MA IMPORTANTE che non ho avuto tempo di fare prima e ve lo lascio come post riflessivo della settimana. Il mese scorso numerosi colleghi hanno condiviso fantomatici post invitanti sul cioccolato fondente ed i benefici per il sonno 🙂
Reazione a catena stile FB e dei vari siti che fanno copia incolla come tipico dei giornalisti mediocri d’oggi, dove chiedersi “sarà vero?” è solo un optional. Bene se siete tra i fortunati conoscenti di questi divulgatori, una delle cose migliori da fare forse è farli riflettere sulle informazioni aberranti che vi trasmettono.
Il cioccolato aiuta a dormire? Spiegazione tecnica e contestualizzazione
A fine aprile 2016 viene pubblicato su NATURE da Freeney e colleghi un bellissimo articolo “Daily magnesium fluxes regulate cellular timekeeping and energy balance.” Si parla di orologio biologico e magnesio intra/extracellulare, cofattore di ATP e regolazione di mTOR, segnalazione con cAMP e variazioni circadiane dei flussi di ione magnesio (canali e trasportatori) per facilitare le richieste proto-energetiche più elevate durante il giorno (biologico) contro una regolazione negativa del turnover di ATP di notte per dirla in soldoni. Tutto chiaro? Immagino assolutamente di NO.
Veniamo quindi al dunque. Cosa centra questo studio col cioccolato? NIENTE. Perché allora mille siti da ANSA a “naturalenonfamale” mi scrivono i titoloni “Il cioccolato fondente aiuta a dormire”? Perché l’articolo è a pagamento ed è molto più semplice leggersi un riassunto gratis che comprarselo e studiarselo fino in fondo. INVECE sarebbe etico, intelligente e scontato, farlo.
Pertanto come in un’equazione in cui 1+1 fa 2 si è pensato che se le regolazioni di magnesio influenzano il sonno, anche cibi ricchi di magnesio (es. cioccolato) lo faranno.
Peccato che in nutrizione non esista la proprietà transitiva ma migliaia di varianti. Peccato che queste semplificazioni oltre a far ridere, accrescano la confusione e soprattutto gli errori di correlazione.
Approfondire
Oggi scambiamo causalità e correlazione se non causa con effetto. Ci basiamo su studi epidemiologici stracolmi di bias . Crediamo alle teorie più strampalate grazie all’uno più uno, ascoltiamo deficienti delle specie più eterogenee parlare in TV di alimentazione senza avere un minimo di conoscenze di biochimica ed endocrinologia.
A loro affidiamo le nostre scelte di benessere e stili di vita. Scegliamo una corrente e la fomentiamo con “cherry picking”, ovvero aggiungendo alle nostre cerchie le stesse campane e bannando le voci fuori dal coro. Nel bene e nel male. Ma è anche questo a rendere più apprezzato e piccante il nostro lavoro. Sebbene agli articoli dei giornaletti sia abituato, effettivamente lo share dei colleghi un po’ mi lascia perplesso.
“Quindi il cioccolato aiuta a dormire o no?” NO, il cioccolato NON aiuta a dormire! Lo si usa nel pomeriggio per stimolare l’attenzione di studenti in abbiocco e nemmeno se addizionato in teanina verrà compensato l’effetto stimolante della caffeina. Specie in soggetti predisposti geneticamente (vedi metabolismo della caffeina e il fatto che non esistano leggi universali, poiché di persone che bevono il caffè dopo cena ce ne sono tante e dormono serene). Ma questo come avrete capito, è un altro tema. A presto!