Aggiungi i cibi piccanti alla tua dieta perché ti piace il sapore, ma forse non sei a conoscenza dei possibili benefici della capsaicina, un composto naturale di questi alimenti. È una sostanza fitochimica perché si trova in alimenti di origine vegetale; la capsaicina o capsicina è responsabile del gusto caldo e pungente e della sensazione di bruciore che provocano alla lingua le ricette che contengono i peperoncini. La capsaicina e i suoi benefici sono presenti in quantità minori anche nei peperoni dolci.
Peperoncino
La capsaicina è un composto che si lega ai recettori delle fibre nervose che trasmettono il dolore e il calore; ciò spiega il suo effetto sui tessuti di rivestimento della bocca. È presente nei peperoni e nei peperoncini della specie Capsicum frutescens. Sono comprese le varietà chiamate peperoncino di cayenna, peperoncino verde o rosso, i friggitelli. Il tabasco che deriva da queste varietà, contiene anch’esso elevate quantità di questo composto. Queste varietà di peperoni contengono circa 198.000 parti per milione di capsicina.
Altre fonti
Anche altri tipi di peperoni, generalmente chiamati peperoni dolci perché non danno sensazione di caldo e piccante, contengono capsaicina. Il loro contenuto della sostanza chimica è inferiore a quello del peperoncino. Rimangono comunque una buona fonte di questo principio attivo se consumati regolarmente.
I peperoni dolci sono prodotti da una pianta del peperone (Capsicum annum) che è diversa da quella che produce peperoncini piccanti. Questi peperoni sono generalmente chiamati campana, ciliegia, cono, peperoni verdi o paprika, a seconda delle cultivar specifiche da cui vengono prodotti. Ciascuno di questi peperoni contiene 4000 parti per milione di capsaicina; circa il 25 per cento di quella presente nei tipi più “caldi” e piccanti. Anche la radice di zenzero (Zingiber officinale) contiene, anche se in piccole tracce, la capsaicina.
Benefici della Capsaicina
I peperocini piccanti sono stati usati come medicina dagli indiani d’America per migliaia di anni. La ricerca moderna suggerisce che il consumo di peperoni ricchi di capsaicina può avere notevoli benefici. Per esempio, uno studio clinico pubblicato nel numero di luglio 2006 della “American Journal of Clinical Nutrition” ha rilevato che i soggetti che hanno consumato peperoncino in diversi tipi di pasti per quattro settimane, hanno ridotto i livelli di insulina dopo aver consumato il pasto. Sembra che questo composto fitochimico possa contribuire a ridurre il rischio di diabete di tipo 2.
Un altro studio che ha indagato sul possibile beneficio cardiovascolare di questo alcaloide, pubblicato nel numero di marzo 2007 della “European Journal of Clinical Nutrition”, ha scoperto cose interessanti. Gli uomini che hanno consumato peperoncino ogni giorno per quattro settimane, hanno avuto un battito cardiaco inferiore a riposo. Inoltre è stato notato il miglioramento di altri marcatori della funzione cardiaca rispetto all’inizio dello studio. Secondo altre ricerche sembra che questo composto dia forti prove di essere un ottimo integratore anti-obesità.
Necessarie precauzioni
Il peperoncino contenente elevate quantità di capsaicina può causare irritazione alle mucose, agli occhi o alle aree in cui la pelle è tagliata; fare sempre attenzione a quando e come si maneggiano questi alimenti. Dopo la manipolazione del peperoncino, lavarsi le mani subito con sapone per rimuovere tutti i residui del composto.
Sebbene i peperoni ad alto contenuto di capsaicina siano generalmente considerati sicuri e non presentino alcun rischio durante la gravidanza, sarebbe preferibile non consumarli durante l’allattamento; la capsaicina infatti passa nel latte materno, secondo gli studi dell’Università del Maryland Medical Center. Sarebbe anche una buona idea consumare questi alimenti con moderazione, dato che potrebbero provocare disturbi digestivi e gas.